Stemma del Comune di Ariccia

Cenni storici di Ariccia

Ariccia sorge su uno sperone dei colli Albani nella caratteristica zona vulcanica preappenninica.

È l’antica Aricia latina, posta lungo la Via Appia, che si oppose strenuamente ai romani; divenne in seguito municipio romano e luogo di villeggiatura per i patrizi. Il centro odierno fu costruito dai cittadini per difendersi dalle incursioni dei barbari.
La fondazione dell’antica Aricia sarebbe avvenuta per opera di un certo Archiloco Siculo in epoca antichissima. La cittadina faceva parte della Lega latina e il suo territorio, che comprendeva anche il lago di Nemi, era famoso per l’erezione di un tempio della dea Diana.
Dopo numerosi scontri, Aricia divenne nel IV secolo municipio romano e negli anni successivi ebbe un lungo periodo di splendore grazie alla vicinanza alla via Appia e alle caratteristiche del luogo, molto apprezzate per la villeggiatura.
Nel periodo delle invasioni barbariche la città fu saccheggiata e distrutta e gli abitanti furono costretti a trasferirsi nell’antica acropoli per formare una nuova comunità.
Palazzo ChigiNel 990 il territorio dell’odierna Ariccia era dominio di Guido conte di Tuscolo. Con papa Nicolò II il Castello divenne proprietà della Santa Sede che nel 1116 concesse nuovamente il feudo alla potente famiglia tuscolana. Nel 1223, su ordine di Papa Onorio III (della famiglia Savelli), la proprietà fu concessa alla Santa sede che ne ebbe possesso sino al XV secolo.
La città di Ariccia comincia pian piano a spopolarsi, passa prima sotto il dominio del castello di Lariano e poi di Genzano che ne riconosce una popolazione di circa 100 abitanti.
Nel 1400 il territorio rimane per breve tempo sotto il possesso dei Savelli, in seguito viene ceduto alla abbazia di Grottaferrata.
Nel 1437  il territorio venne nuovamente ceduto ai Savelli che attuarono numerose opere come il prosciugamento del lago di Vallericcia.
Nel 1661 la città fu attribuita alla famiglia Chigi che fece costruire il bellissimo Palazzo che tuttora domina la piazza principale (Piazza di Corte). Papa Alessandro VII visse a lungo qui e abbellì il luogo soprattutto con le grandi opere dello scultore Bernini.
Nel 1854 Papa Pio IX fece costruire il ponte, a tre ordini di archi, che sovrastano il parco (parco Chigi) per permettere alla via Appia di proseguire sulla collina. Durante la seconda guerra mondiale il ponte venne distrutto da un bombardamento e ricostruito nel 1947.



Testo storico a cura di Andrea Befera


Scrivi un commento