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Itinerari

Nota particolarmente per l'Abbazia omonima, con la quale si confonde la sua storia, è frequentata località di villeggiatura, ricca di vigne che danno vini tra i più squisiti della zona. Il 25 marzo e l'8 settembre vi si svolge una caratteristica fiera campionaria. Da visitare è L'Abbazia di Grottaferrata un monastero di monaci basiliani, di rito greco-cattolico (caratteristiche le funzioni, specie nell'Epifania e nella Settimana Santa), fondato nel 1004 dal monaco S. Nilo (nato a Rossano Calabro) e da S. Bartolomeo di Rossano, sui ruderi di una villa romana, ritenuta da alcuni infondatamente la celebre villa di Cicerone.

L'antico toponimo di Cryptaferrata deriva probabilmente dal criptoportico della villa (visitabile a richiesta), piuttosto che dalla cappella cristiana che tuttora si vede nella navata della chiesa e che la tradizione vuole sorta su un ambiente di età romana.
Abbazia di Grottaferrata - 1004 d.C.

L'abbazia fu protetta dai conti Tuscolani e dai papi: il card. Giuliano della Rovere, che l'aveva avuta in commenda dallo zio Sisto V nel 1473, la fece cingere da Giuliano Sangallo (o da Baccio Pontelli) con opere di difesa. Prima di visitare l'abbazia si entra nella Corte del Castello con aiuole e con la statua bronzea di S. Nilo (Raff. Zaccagnini 1904) dove sorge la chiesa di S. Maria, consacrata nel 1024 da papa Giovanni XIX dei conti di Tuscolo.

La chiesa presenta un bellissimo campanile romanico del sec. XII, a 5 ordini di trifore, con piastrelle policrome, la facciata è preceduta da un portico a colonne architravate, rifatto (sono conservati gli antichi capitelli). Il portale, invece, marmoreo e bizantineggiante, è ornato da girali con testine di uccelli ed altri animali con iscrizioni in greco (versi di S. Teodoro Studita).

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